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POLITICA ANTIRICICLAGGIO DI TGM RESEARCH

ULTIMO AGGIORNAMENTO: MAGGIO 2025
1. Introduzione
  • 1.1. In qualità di azienda, ci impegniamo a condurre le nostre attività secondo i più alti standard etici. Questo include il rispetto di tutte le leggi e normative applicabili in materia di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. La presente Politica è stata elaborata da TGM per ridurre il rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo associato alla propria attività e alla vendita dei propri prodotti. Essa chiarisce le responsabilità individuali nel rispetto delle leggi antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo (“Leggi AML”) a livello globale e garantisce che anche eventuali terze parti coinvolte per nostro conto agiscano nello stesso modo.
  • 1.2. Il management di TGM è pienamente impegnato nel rispetto di tutte le leggi. Qualsiasi dipendente o consulente che violi le disposizioni della presente Politica, o permetta a terzi di farlo, potrà essere soggetto a provvedimenti disciplinari adeguati, fino al licenziamento, e potrà incorrere in sanzioni civili o penali personali.
  • 1.3. Per qualsiasi domanda riguardante questa Politica, contattare il Chief Experience Officer o il Dipartimento Finanziario.

2. Dichiarazione di Politica in materia di AML
  • 2.1. È politica di TGM rispettare tutte le Leggi AML applicabili in tutte le sue operazioni a livello globale. A tal fine, TGM intratterrà rapporti commerciali esclusivamente con clienti che svolgono attività legittime e i cui fondi provengono da fonti legittime.
  • 2.2. La presente Politica è destinata ad aiutare dipendenti, consulenti, collaboratori e altre terze parti che agiscono per conto dell’azienda a comprendere dove possono sorgere violazioni delle Leggi AML e a supportarli nel prendere decisioni corrette in linea con la posizione aziendale qui espressa.

3. Approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione
  • 3.1. Il Consiglio di Amministrazione di TGM non criticherà la direzione per eventuali perdite commerciali derivanti dall’adesione a questa Politica. Nessun dipendente, consulente o collaboratore sarà penalizzato per aver segnalato in buona fede al Consiglio o alla direzione aziendale una violazione (nota o sospetta) della presente Politica, né subirà conseguenze negative sul piano lavorativo o contrattuale per averla rispettata.

4. A chi si applica questa Politica?
  • 4.1. La presente Politica si applica a tutte le operazioni globali di TGM, comprese tutte le entità giuridiche detenute o controllate da TGM (comprese le società del gruppo), nonché a tutti gli amministratori, dirigenti, dipendenti, consulenti, collaboratori e terze parti che agiscono per conto di tali soggetti.

5. Quali sono i rischi?
  • 5.1. La violazione delle Leggi AML può comportare gravi sanzioni civili e/o penali per aziende e individui, inclusi ingenti multe, reclusione, estradizione, inserimento in black list, revoca di licenze e interdizione dai pubblici uffici.
  • 5.2. Inoltre, tali violazioni possono avere conseguenze pratiche dannose, come danni alla reputazione, perdita di relazioni commerciali, restrizioni operative e ingenti costi e tempi legati a indagini interne e/o difese in procedimenti governativi.

6. Cosa si intende per riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo?
  • 6.1. Il riciclaggio di denaro consiste nello scambio di denaro o beni ottenuti illecitamente con altri di origine apparentemente lecita. Include anche l’uso di denaro, comunque ottenuto, per finanziare attività terroristiche.
  • 6.2. Le seguenti attività sono considerate forme di riciclaggio di denaro e sono vietate dalla presente Politica:
    1. Conversione o trasferimento di beni (incluso denaro), con la consapevolezza o il sospetto che provengano da attività illecite, al fine di occultarne l’origine o aiutare altri a eludere le conseguenze legali;
    2. Esecuzione di una transazione finanziaria che coinvolge beni illeciti;
    3. Occultamento o dissimulazione della natura, origine, ubicazione, destinazione, proprietà o controllo di beni illeciti;
    4. Acquisizione, possesso o uso di beni illeciti;
    5. Promozione o incentivazione di attività illecite;
    6. Partecipazione, associazione, tentativo, favoreggiamento o istigazione alla commissione di tali attività.
  • 6.3. La definizione ampia di riciclaggio implica che qualsiasi persona (inclusi dipendenti o consulenti TGM) può violare la legge se è a conoscenza o sospetta l’esistenza di beni illeciti collegati all’attività dell’azienda e non lo segnala.
  • 6.4. I beni possono essere considerati illeciti indipendentemente dal luogo in cui si è verificato il reato, anche se all’estero.
  • 6.5. Il finanziamento del terrorismo può non derivare da attività criminali, ma mirare a nascondere l’origine o la destinazione prevista dei fondi che verranno successivamente utilizzati per fini illeciti.

7. Segnali di allarme ("Red Flags")
  • 7.1. In caso di sospetto che un cliente, collega o terza parte sia coinvolto in attività illecite, è necessario valutare il rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo.
  • 7.2. Esempi di segnali di allarme includono:
    • Il cliente fornisce informazioni false, incomplete o sospette;
    • Metodi o importi di pagamento non coerenti con le politiche aziendali (es. vaglia postali, traveller’s cheque, pagamenti da terzi non collegati);
    • Più strumenti negoziabili per pagare una sola fattura;
    • Richiesta di pagamento in contanti;
    • Rimborso anticipato di un prestito da parte di terzi o tramite modalità non accettabili;
    • Ordini incoerenti con l’attività del cliente;
    • Pagamenti da/per terzi senza apparente legame con il cliente;
    • Pagamenti da/per paesi ad alto rischio AML;
    • Pagamenti da/per paradisi fiscali o giurisdizioni offshore;
    • Documenti societari provenienti da paesi a rischio o illogici per l’attività del cliente;
    • Eccesso di pagamento seguito da richiesta di rimborso verso un terzo;
    • Impossibilità di identificare il beneficiario effettivo;
    • Strutturazione delle transazioni per evitare segnalazioni obbligatorie;
    • Strutture aziendali complesse o transazioni senza giustificazione economica;
    • Bonifici non coerenti con l’attività del cliente o provenienti da soggetti non correlati;
    • Picchi improvvisi di attività del cliente.
    L’elenco non è esaustivo. Qualsiasi deviazione dalle prassi commerciali normali deve attivare ulteriori verifiche secondo quanto stabilito dalla presente Politica.

8. Controlli di conformità
  • 8.1. Il management senior di ogni business unit di TGM è responsabile nel garantire una cultura aziendale improntata alla conformità e nel predisporre controlli efficaci per prevenire, rilevare e rispondere a fenomeni di riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo, comunicando chiaramente le gravi conseguenze del mancato rispetto.

9. Responsabilità di dipendenti e consulenti
  • 9.1. È obbligo di ciascun dipendente e consulente leggere e rispettare questa Politica, riconoscere eventuali segnali di allarme e segnalare tempestivamente ogni preoccupazione al Chief Experience Officer o al Dipartimento Legale, senza informare le parti coinvolte né agire prima di ricevere indicazioni.

10. Due Diligence e tenuta dei registri
  • 10.1. È nostra prassi effettuare la due diligence (“DD”) all’inizio di ogni rapporto commerciale e, se necessario, in presenza di segnali di allarme successivi, su fornitori, distributori, controparti, agenti e qualsiasi persona con cui TGM abbia rapporti che implichino il trasferimento o la ricezione di fondi (“Clienti”), per assicurarci della loro legittimità e dell’assenza di impedimenti legali prima di firmare contratti o avviare transazioni.
  • 10.2. Eventuali sospetti derivanti dalla DD o dal monitoraggio continuo devono essere segnalati al Chief Experience Officer o al Dipartimento Finanziario, che indicheranno gli strumenti e le procedure da adottare.
  • 10.3. Prima di avviare un’attività con terze parti, occorre valutare attentamente i risultati dello screening, in collaborazione con i referenti preposti.
  • 10.4. I responsabili finanziari devono monitorare regolarmente i Clienti per identificare comportamenti o governance anomali.
  • 10.5. La tenuta dei registri è fondamentale per assicurare la tracciabilità delle verifiche effettuate e supportare eventuali indagini.

11. Inosservanza della Politica
  • 11.1. Qualsiasi dipendente, consulente o collaboratore TGM che violi la presente Politica potrà essere soggetto a misure disciplinari, senza pregiudicare eventuali ulteriori sanzioni previste dalla legge.
  • 11.2. Il team di Audit Interno effettuerà controlli regolari sulle attività locali per verificare il rispetto delle Leggi AML.

12. Aggiornamenti, revisione e responsabilità
  • 12.1. La presente Politica può essere aggiornata periodicamente. La versione aggiornata sarà resa immediatamente disponibile sull’intranet aziendale di TGM.